La tecnica di finitura all’encausto,da applicare sul legno, è molto utilizzata per la
lucidatura dei mobili, oltre che proteggerli dalla polvere e dall’umidità; si tratta di una
soluzione particolarmente densa a base di cera d’api miscelata ad altre cere,
generalmente di carnauba, diluite con trementina.
Sostanza che dona resistenza al legno debilitato. Penetra allo stato liquido
all’interno delle fibre, solidificandosi dopo un certo tempo, creando così una pellicola
interna che attribuisce maggiore consistenza al legno.
Oltre al compito di irrigidire le fibrille, che poi verranno carteggiate,
ha quello di livellare le superfici chiudendo i pori del legno.
Prodotto di secrezione (detto anche lacca rossa o indiana) di un gruppo di insetti emitteri della famiglia coccidi, il più importante dei quali è Laccifer lacca , una cocciniglia che succhia la linfa di alcuni alberi ( acacia, ficus, ecc.) per nutrirsene, proteggendosi all’esterno con un guscio fatto appunto di lacca.
Viene venduta in scaglie dal colore ambrato. Dona alla superfice un aspetto di particolare lucentezza che al tatto risulta asciutto e vellutato.
Prodotto formulato per ottenere una perfetta conservazine del legno senza
nasconderne l’aspetto naturale. L’impregnante agisce penetrando in profondità nel legno
senza formare una pellicola superficiale. Preserva il legno dagli attacchi biologici, come i
“funghi dell’azzurramento” che danneggiano l’estetica, i “funghi della marcedine” e gli
insetti xilofagi (tarli). Allo stesso tempo rende il legno idrorepellente, pur mantenendo il
poro aperto: da qui risulta una calibrata permeabilità, condizione indispensabile perché la
fibra possa “vivere” come quando era alimentata naturalmente. Questa è la caratteristica
fondamentale che spiega il risalto che acquista la superficie del legno: respirando
attraverso i pori, tornano a vibrare tutte le fibre, i nodi, le sue tipiche tonalità e tessiture.