La forma della passione (il Fogliaccio)

Guardare le sue creazioni è un’esperienza estetica istantanea: le radici, i rami, le parti di tronco che Niviano la Penna lavora con passione e sapienza artistica sono lì, di fronte a noi, e bastano pochi istanti per non ca- pire più se è il nostro sguardo che le av- volge o sono loro ad abbracciare noi. Le volute del legno che si arrampica in ar- chitetture astratte ricordano le nuvole che nel loro rincorrersi infinito prendono di attimo in attimo la forma della fantasia di chi le guarda.
Eppure questi pezzi di legno sono fermi, immobili sotto i trattamenti che Niviano ha scelto di dedicare loro dopo averli tra- sformati seguendo l’estro e magari l’umore del giorno in cui li ha trovati sulla spiaggia. Sono fermi, eppure sono vivi. “I pezzi che produco – spiega questa guar- dia forestale della Tenuta di San Rossore – partono sempre da un residuo di qual- cosa che è stato, ma che in qualche modo è ancora. Mi piace pensare che un albero che tanto ha dato al bosco, al mondo, a noi tutti, non solo come polmone verde, ma anche come oggetto squisitamente estetico, non smetta di vivere una volta caduto. Raccogliere una parte di una pianta che fino a qualche tempo prima viveva in mezzo alle altre, che poi ha rag- giunto un fiume, il mare e che il mare ha riportato sulla spiaggia, è come prendere parte al percorso creativo della natura. Per questo il lavoro che faccio vuole es- sere prima di tutto rispettoso”.
Le forme sinuose e le finiture naturali danno infatti la sensazione di toccare un oggetto completamente naturale, ma av- vicinandosi si capisce che la mano del- l’uomo ha lavorato, pur senza stravolgere l’opera della natura, con eleganza e ca- pacità di artista. “Tutto è nato per pas- sione – racconta – e non poteva essere al- trimenti. Le forme particolari dei tronchi che mi capitava di vedere sulla spiaggia mi suggerivano personaggi, movimenti, scene fantastiche. Convinto che ogni al- bero racchiuda una storia, un mistero, una memoria offrendo ispirazione e crea- tività a quanti sappiano guardarlo con sguardo libero, ho deciso di lavorare que- sti pezzi perché la loro storia potesse con- tinuare, anche se in maniera diversa, a riempire di bellezza il mondo e la nostra vita”.
Nascono così sculture che sembrano animali in corsa o movimenti di aggraziate ballerine, esplosioni vulcaniche e espres- sioni umane. Ma anche tavoli, lampade, testate e oggetti di pura bellezza, capaci da soli di cambiare l’aspetto dell’am- biente che le accoglierà. Poi il suggeri- mento di un amico che ha fatto capire a la Penna che le sue erano opere che po- tevano piacere a tanti ed avere un certo valore e di lì la loro pubblicazione e di- versi riconoscimenti del loro valore. Me- teorite, Vento, Tramonto, Anime: i soli titoli scelti da Niviano per disegnano una storia fantastica: i pezzi sono sirene che hanno cantato per l’artista distese sulla spiaggia, seducendolo con le suggestioni emotive in grado di stimolare la sua crea- tività. E che continueranno a cantare per chiunque non abbia paura di ascoltare il loro richiamo.